9.5.12

LUCE DA UNA SUPER-TERRA

Questa è una di quelle notizie che segneranno la storia della ricerca della Terra gemella.
Come avevo già sottolineato in un post precedente, le scoperte che stiamo collezionando da qualche anno a questa parte sono sempre di più e di sempre maggior importanza per l'individuazione e la comprensione di questi corpi celesti, con particolare riguardo a quelli potenzialmente abitabili.

Ecco come apparirebbe la superficie...
Gli astronomi, grazie a Spitzer, hanno finalmente rilevato la luce proveniente da una superTerra, 55 Cancri e.
Questo pianeta, scoperto nel 2004,  dista 41 anni luce dalla Terra e orbita ad 1/26 della distanza Sole-Mercurio in sole 18 ore, rendendo la sua faccia esposta alla stella un deserto di oltre 1700°C. Decisamente non abitabile...

Ha dimensioni doppie rispetto a quelle della Terra ma pesa ben 8 volte di più, il che lo rende un pianeta superdenso.
L'abitabilità del pianeta passa in secondo piano rispetto al risultato a cui sono giunti gli astronomi : si è finalmente trovato il modo di evidenziare l'emissione luminosa di questi oggetti per noi importantissimi, le superTerre.


Unendo le nuove informazioni ottenute dalle recenti osservazioni con quelle precedentemente eseguite si ottiene un profilo abbastanza verosimile di come possa effettivamente presentarsi un tale mondo : un pianeta roccioso  con una simile temperatura e pressione ospiterebbe elementi leggeri in uno stato superfluido (ovvero 'liquido',  simile allo stato in cui si trovano gas sottoposti ad una fortissima pressione e ad un'altrettanto alta temperatura).
Secondo alcuni astronomi potrebbe somigliare a Nettuno posto alla distanza circa 2 milioni di km dalla stella, che subirebbe gli effetti dell'evaporazione della sua atmosfera.

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