4.6.13

PROXIMA CENTAURI: CACCIA AI PIANETI

Ricorderete tutti l'annuncio epocale che nell'ottobre scorso fece esultare i cacciatori di esopianeti di tutto il mondo: era stato scovato un pianeta attorno al sistema stellare più vicino al nostro Sole (Alfa Centauri,4.366 ± 0.007 anni luce dal Sole)
. Generazioni di astronomi cercarono per decenni senza successo un pianeta in quel sistema, ma alla fine venne rilevato. Venne scoperto un rovente pianeta di taglia terrestre, ma anche se non ospitale per la vita si trattò pur sempre una scoperta storica con implicazioni importantissime per il futuro dell'esplorazione dello spazio profondo.

La cosa interessante è che il sistema denominato Alfa Centauri è costituito da tre stelle : Alfa Centauri A, Alfa Centauri B e Proxima Centauri. Il pianeta, denominato Alfa Centauri Bb, ruota attorno alla componente B del sistema. Le componenti A e B ( di tipo solare) sono organizzate in una coppia attorno alla quale, a grandissima distanza (ben 0,23 a.l. ovvero circa 15.000 UA) ruota la terza componente nota come Proxima Centauri.
Hubble ha già sondato lo spazio nei pressi di Proxima Centauri senza successo. Ma gli astronomi sono convinti (...e si augurano) che qualcosa ci sia ed intendono vederci il più chiaro possibile.

Nell'ottobre del 2014 e nel febbraio del 2016 si creeranno le condizioni ottimali per poter sfruttare un evento tanto raro quanto potente per scovare pianeti extrasolari.
Si tratta della tecnica nota come microlensing gravitazionale. Questa tecnica sfrutta la curvatura della luce proveniente da una sorgente lontana ad opera di una grande concentrazione di massa a patto che la sorgente lontana e la massa perturbante siano prospetticamente allineati lungo la linea di vista dell'osservatore: in questo caso la luce della stella sullo sfondo sarà deviata da Proxima grazie al loro allineamento prospettico. L'immagine della stella sullo sfondo può essere distorta, amplificata o moltiplicata a seconda del tipo di allineamento. L'allineamento può durare da qualche ora a qualche giorno ed è irripetibile a causa della casualità dell'evento; da qui l'importanza di farsi trovare preparati. Considerando il grado di curvatura della luce sarà possibile determinare con grande precisione la massa di Proxima, la sua composizione superficiale, il diametro, la luminosità intrinseca e l'età.

Immagini delle stelle sullo sfondo ( 'alle spalle' di Proxima) verranno raccolte da Hubble prima e durante l'evento in modo da poter misurare l'entità del loro spostamento durante l'evento, rispetto alla loro reale posizione in condizioni normali. L'entità di questo spostamento sarà una misura diretta del campo gravitazionale di Proxima. Se attorno a Proxima orbitano dei pianeti, anche di piccola taglia, la loro presenza sarebbe notata come un ulteriore leggero spostamento delle stelle sullo sfondo.
Un ulteriore aspetto che rende Proxima degna di una ricerca accanita di pianeti è la sua condizione. Si tratta infatti di una nana rossa, la tipologia di stella che costituisce quasi il 70% delle stelle della nostra galassia; inoltre le nane rosse sono stelle di piccola taglia che producono piccoli pianeti e sono moltissimi i pianeti scoperti attorno a questo tipo di stella. La speranza è quella di trovare un pianeta di taglia terrestre attorno a Proxima. Non rimane che aspettare.


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