6.1.14

KOI-314c : UN PIANETA VERAMENTE 'SOFFICE'

Recentemente presso l'Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics un team di astronomi alla ricerca di esolune ha scovato un pianeta tanto interessante quanto inaspettato.
Attorno alla nana rossa KOI-314, così contrassegnata essendo il 314° Kepler Object of Interest, gli scienziati avevano già scoperto il pianeta KOI-314b di ben 4 masse terrestri e 1.6 volte più grande della Terra. Quello che non si aspettavano di trovare era un altro pianeta con una massa paragonabile a quella terrestre ed una dimensione pari a 1.6 volte quella terrestre. Osservando questi dati ci si è subito resi conto della bassissima densità di questo pianeta:  solo il 30% più denso dell'acqua!
Il calcolo base è semplice: per ottenere la densità si divide la massa del pianeta per il suo volume.
Senza ombra di dubbio KOI-314c detiene ora il titolo di pianeta più leggero tra tutti quei pianeti di cui è stato possibile calcolare la massa e la dimensione. Probabilmente si trattava in origine di un pianeta nettuniano che ha gradualmente perso gran parte degli strati superficiali della sua spessa atmosfera, ora a base di idrogeno ed elio e sensibilmente più sottile.
La temperatura atmosferica è stata stimata in circa 104°C ed il suo anno dura 23 giorni terrestri.
Ma come è stato possibile giungere a questa simpatica scoperta? Il metodo utilizzato è raffinato ed è utilizzabile solo quando oltre al pianeta scoperto e alla stella è presente un terzo corpo che orbita attorno all'astro. Il metodo del TTV (Transit Time Variation, alias 'Variazione del Tempo di Transito) studia le variazioni temporali indotte dall'attrazione gravitazionale reciproca dei due pianeti, proprio come quando generalmente si registrano i disturbi gravitazionali sul moto stellare indotti dalla presenza di un pianeta in orbita attorno al suo astro. In termini ancora più generali si osservano le oscillazioni di un pianeta del sistema e non della stella.
Il metodo utilizzato è stato collaudato recentissimamente, nel 2010, e sarà un metodo imprescindibile nella caccia alle esolune.

http://www.cfa.harvard.edu/news/2014-01

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