18.8.14

ALLA RICERCA DELLE ESOLUNE...ASCOLTANDOLE.

In questo blog abbiamo parlato più volte delle esolune e abbiamo accennato alla difficoltà insita nella loro scoperta,
Un'esoluna è una luna che orbita attorno ad un pianeta appartenente ad un sistema stellare diverso dal nostro. Il nostro sistema solare conta centinaia di lune più o meno grandi che orbitano attorno a gran parte dei pianeti e dei pianeti nani. Negli ultimi decenni sono state scoperte lune ed anelli orbitanti addirittura attorno ad asteroidi. 
Ma allora perchè non siamo riusciti a scoprire un'esoluna attorno ad almeno uno degli oltre 1800 pianeti extrasolari oggi noti? Beh, c'è indubbiamente un problema di distanze e di risoluzione strumentale. Scoprire una luna all'interno del nostro sistema solare è tutto sommato facile in quanto ci separano 'solamente' milioni o miliardi di km, ma quando sono gli anni luce ( decine di migliaia di miliardi di km)  ad interporsi tra noi ed altri sistemi planetari le cose cambiano di molto.
Dei 1800 pianeti oggi noti solo una piccolissima frazione è stata osservata e fotografata direttamente, la quasi totalità è stata scoperta grazie a metodi indiretti che evidenziano gli effetti gravitazionali e le variazioni luminose periodiche che essi provocano sulla loro stella. Immaginate quindi quanto può essere difficile scovare una luna, spesso centinaia o migliaia di volte più piccola e debole del pianeta attorno a cui orbita.
Al momento nessuno ha annunciato ufficialmente la scoperta di una esoluna, ma moltissimi team di astronomi si stanno dando da fare per raggiungere lo scopo.
L'importanza della scoperta di lune extrasolari è immensa: moltissimi pianeti gassosi sono posti nella zona abitabile della loro stella ma non sono in grado di ospitare forme di vita come le conosciamo noi e dunque andare a guardare sulle eventuali lune in orbita è un passo logico, una 'seconda possibilità'. Esattamente come accade per Giove ed Europa o Saturno ed Encelado nel nostro sistema solare.

Un team di astronomi ha studiato a fondo il prodotto dell'interazione tra una grande luna ed un pianeta gigante gassoso del nostro sistema solare ed è convinto di poter fare lo stesso con altri sistemi planetari al fine di scovare la prima esoluna. L'accoppiata presa in esame è quella costituita dal pianeta Giove e dalla sua luna Io. Ciò che si è andati a vedere è l'interazione che si crea quando la ionosfera di Io interagisce con la magnetosfera di Giove, generando una una corrente d'attrito tale da rendere plasma il gas presente in quell'area. Il plasma è costituito da gas ad altissima temperatura che emette anche nella banda radio dello spettro elettromagnetico. Un innovativo metodo indiretto per raggiungere lo scopo. I nuovi radiotelescopi dovrebbero essere in grado di 'sentire' le esolune poste entro una ventina di anni luce dalla Terra.
Sono già stati scelti i primi due pianeti da ascoltare alla ricerca di eventuali lune: si tratta di Gliese 876b ( posto a 15 anni luce ) e di Epsilon Eridani b ( distante 10.5 anni luce ).