10.3.15

30 ARI: 4 SOLI PER UN PIANETA

30 Ari al telescopio. A e B sono a loro
volta doppie ( Aa-Ab e Ba-Bb-? )
Di situazioni incredibili ed inaspettate ne abbiamo viste tante in questo blog, alcune al limite della più fervida immaginazione umana.  Ebbene, una di queste situazioni limite è rappresentata dai sistemi stellari multipli che ospitano dei pianeti al loro interno. Pianeti che, in questo caso, possiedono non uno, non due e neanche tre soli.... bensì 4 astri!
Di sistemi quadrupli se ne conoscono attualmente solo 2 e le leggi che governano la loro meccanica celeste non sono state comprese ancora del tutto. La domanda più importante a cui si tenta di dare risposta è: come fanno sistemi del genere a rimanere in equilibrio per un periodo tanto lungo da permettere la formazione di uno o più pianeti? Per ora è un mistero.
Il sistema stellare 30 Ari era già conosciuto ed è stato preso come esempio per condurre uno studio sull'impatto che ha la presenza di più stelle sulla formazione planetaria e sull'interferenza con le orbite dei pianeti già formati.
Il sistema stellare si trova nella costellazione dell'Ariete a circa 136 anni luce dal Sole. Possiede un'età stimata in 910 milioni di anni e le due stelle principali, A e B, sono
separate da 1500 U.A. (38,1" dalla Terra) con un periodo di 10.000 anni; A è a sua volta una binaria spettroscopica (Aa e Ab) con periodo di 1,1 giorni e B è una doppia ( Ba con il pianeta Bb e la compagna stellare ancora senza nome).

Era già noto dal novembre 2009 che il sistema ospitasse un pianeta gigante gassoso (10 masse gioviane) in orbita attorno alla stella B del sistema, una stella di tipo solare attorno a cui orbitava in quasi un anno terrestre (335 giorni terrestri).

Struttura gerarchica del sistema 30 Ari.
Fino a questo studio si riteneva che 30 Ari ospitasse solamente tre stelle, ma l'utilizzo di ottiche adattive di ultima generazione ha permesso di scoprire una quarta stella.

Quest'ultima dista dal pianeta circa 23 unità astronomiche (23 volte la distanza Terra-Sole) e dagli studi effettuati non sembra interferire con la sua presenza sull'orbita del pianeta.
Attualmente si cerca di trovare una correlazione tra la presenza di pianeti giganti con orbite strette all'interno dei sistemi multipli. La teoria attuale vuole che la presenza di altre stelle nel sistema interferisca in qualche modo con l'orbita dei pianeti, rendendoli più massicci e ponendoli su orbite più strette, come evidenziano numerosi casi di Hot Jupiters in sistemi binari e ternari.
Gli studi sono ancora in corso ma si crede ora che la presenza di sistemi stellari quadrupli con pianeti non sia realmente una rarità.

Ma come sarebbe il cielo osservato da quel pianeta? Ci sarebbe un sole principale ( l'astro attorno a cui orbita il pianeta) ed altri tre abbastanza luminosi da essere visibili anche di giorno. Un vero spettacolo della natura.