31.3.16

KELT-4Ab: QUANDO TRAMONTANO 3 SOLI.


Ormai, almeno concettualmente, ci siamo abituati ai pianeti extrasolari che orbitano attorno ad una coppia di stelle o attorno ad un astro facente parte di un sistema stellare binario.
Ma la meraviglia che desta un pianeta illuminato da tre soli è davvero grande. 

Nonostante il gran numero di esopianeti scoperti, quelli che orbitano in un sistema stellare ternario sono pochissimi. Il primo fu HD 1885Ab.

KELT-4Ab orbita attorno alla sua stella KELT-A (distante circa 680 anni luce) come un normale pianeta del sistema solare, ma la differenza sta nel fatto che attorno al pianeta ed al suo astro orbita un'altra coppia di stelle!
Analizzando la luminosità delle stelle che compongono il sistema si può immaginare cosa vedrebbe un osservatore posto sulla superficie di questo pianeta: un sole molto luminoso (corrispondente all'astro più vicino attorno a cui orbita ) ed una coppia di soli più fiochi, luminosi all'incirca come la Luna piena terrestre ed in grado di produrre ombre sulla superficie planetaria.
KELT-4Ab possiede una massa paragonabile a quella del nostro Giove ed orbita attorno al suo astro in soli 3 giorni. La coppia di soli KELT-B e KELT-C orbitano tra loro in circa 30 anni ed insieme rivoluzionano attorno a KELT-A in circa 4000 anni.
Il nome KELT deriva dal Kilodegree Extremely Little Telescope, due telescopi robotici posti in Arizona ed in Sudafrica. 
Il pianeta dunque apparirebbe simile a Giove, ovvero un pianeta gigante gassoso. La composizione atmosferica non è ancora nota, ma le sorprese non finiscono qui.
Jason Eastman, il ricercatore a capo del team che ha effettuato la scoperta, afferma che se ci trovassimo sulla superficie dell'atmosfera gassosa di KELT-4Ab ed osservassimo il suo astro, ammireremmo un sole ben 40 volte più grande di come ci appare il Sole dalla Terra.
La coppia di soli distanti invece ci apparirebbero come due monetine poste alla distanza di un braccio. 
Ad oggi si conoscono solamente 4 sistemi ternari che ospitano almeno un pianeta. Quello di KELT-4Ab è il più luminoso ed il più vicino. 
Chi per primo osservò il sistema KELT-4 nel 1973 vide solamente un possibile sistema stellare binario e mai avrebbe immaginato tre stelle ed un pianeta!
Prossimamente la missione GAIA scandaglierà la porzione di cielo in cui risiede il sistema ternario e con dati nuovi e precisi contribuirà sicuramente ad svelare ulteriori dettagli sulle dinamiche (ancora poco comprese) che governano il sistema. In particolare, GAIA determinerà con precisione il moto della coppia KELT-BC attorno alla stella KELT-4A, permettendo ai modelli di predire con maggior precisione le interazioni gravitazionali che influenzano il pianeta e la sua eventuale migrazione.

Articolo

21.3.16

HD 20782 b: IL PIU' ECCENTRICO TRA I PIANETI


Distante 117 anni luce dalla Terra in direzione della costellazione della Fornace, il pianeta HD 20782 b appartiene ad un sistema con due soli (due nane gialle simili al Sole) e rivoluziona seguendo un orbita particolarmente eccentrica, la più ellittica mai osservata per un pianeta.

Il team di astronomi autore della scoperta ha anche rilevato la luce riflessa dall'atmosfera di quel mondo lontano durante il passaggio ravvicinato con la sua stella.


Nel nostro sistema solare i pianeti possiedono orbite tutto sommato circolari e solo alcuni asteroidi e comete hanno orbite così ellittiche; invece, tra i vari pianeti extrasolari scoperti, orbite di questo tipo non sono una rarità.

Nessun mondo noto però raggiunge un'eccentricità come quella di HD 20782 b, stimata in 0.96 ! Questo numero ci racconta il tipo di orbita che il pianeta compie in circa 590 giorni attorno alla sua stella: si tratta di un ellisse particolarmente schiacciato che porta il pianeta molto lontano dal suo sole all'apoastro e molto vicino al periastro. Nel punto più lontano il pianeta dista 2,5 unità astronomiche (2,5 volte la distanza che separa la Terra dal Sole) mentre in quello più vicino appena 0,06 unità astronomiche! A rendere il tutto ancora più incredibile è la massa del pianeta, all'incirca doppia rispetto a quella del nostro Giove.


L'analisi della luce riflessa da parte del team di astronomi ha detto molto circa la composizione e la struttura atmosferica del pianeta. Nonostante quel mondo passi la maggior parte del tempo lontano dalla sua stella, quando la raggiunge la sua atmosfera si surriscalda molto rapidamente e permette agli astronomi di rilevare ed analizzare la radiazione proveniente dalla stella e riflessa dall'atmosfera planetaria.
La quantità di luce emessa da un pianeta è direttamente conseguente alla composizione atmosferica. Venere e Giove brillano in cielo grazie alle nubi ghiacciate che riflettono molto efficientemente la luce solare incidente. Ma se un pianeta come Giove passasse molto vicino al Sole tutto il materiale ghiacciato sospeso nelle nubi evaporerebbe rapidamente abbassandone la luminosità complessiva.
Il team ipotizza che HD 201782 b abbia un aspetto simile a quello di Giove, ricco di differenti strati di nuvole, ma ancora non è in grado di stabilirlo con certezza. 

Gli esopianeti di questo tipo sono ancora densi di misteri per gli astronomi. Non è stata ancora ben compresa la dinamica che pone i pianeti su orbite così estreme, anche se al momento si considerano due possibili spiegazioni. La prima ipotizza la presenza di un secondo pianeta (o vari pianeti) che ha destabilizzato l'orbita di HD 20782 b, prima di essere espulso dal sistema per ragioni gravitazionali di riordino delle orbite. La seconda è legata alla natura del sistema: il pianeta si trova in un sistema stellare binario ed è possibile che l'influenza gravitazionale della seconda stella (HD 20781) abbia alterato l'orbita dell'esopianeta nel corso del tempo. Nel 2011, attorno a quest'ultima stella, sono stati scoperti altri due pianeti di taglia nettuniana.
La nuova generazione di telescopi dedicati ai pianeti extrasolari, tra cui TESS e CHEOPS, aiuterà senza dubbio a svelare i misteri di questo strano sistema.