26.10.16

TRE DISCHI PROTOPLANETARI PER DUE STELLE


Abbiamo capito da tempo ormai che il sistema solare non è che una delle possibili configurazioni possibili per un sistema planetario. Anzi, per quanto ne sappiamo, ad oggi un sistema organizzato come il nostro rappresenta una rarità.
Nel corso degli ultimi anni, su questo blog, ne abbiamo lette tante di novità incredibili. Ma quella che state per leggere merita di essere annoverata tra le più complicate ed inaspettate. 
Meno di un milione di anni fa, a 400 anni luce dalla Terra, un disco di gas e polveri perturbato si stava preparando a generare una coppia di stelle che oggi conosciamo come IRS 43.
Fin qui nulla di particolare: i sistemi stellari binari sono estremamente comuni nella galassia e si pensa che addirittura siano in netta maggioranza rispetto alle stelle "solitarie".
La cosa strabiliante ed incredibile è che queste giovani stelle di 100-200 mila anni ospitano tre dischi di gas e polveri! Ognuna delle due stelle possiede un proprio disco protoplanetario delle dimensioni del nostro sistema solare ed in più c'è un terzo disco più ampio che le abbraccia entrambe. 

Come se non bastasse tutti e tre i dischi sono disallineati tra loro, facendo ipotizzare un'origine turbolenta dell'intero sistema.
L'incredibile scoperta è stata possibile grazie ad ALMA (Atacama Large Millimeter Array), che ha potuto ottenere immagini chiare dei dischi. Attualmente la tecnologia disponibile non ci permette di distinguere pianeti in formazione all'interno di questi dischi ma la giovane età delle stelle indica che si è attualmente negli stadi iniziali di formazione di un sistema planetario in ognuno dei tre dischi.


ALMA riesce ad ottenere le immagini perchè osserva la radiazione infrarossa e microonde emessa dalle molecole dei gas che compongo i dischi, eccitate dal calore delle stelle. 

L'incoerenza nella rotazione e nell'inclinazione dei dischi è stata scoperta osservando l'entità dello spostamento verso il blu (avvicinamento) o verso il rosso (allontanamento) della luce emessa dai dischi.

Per studiare la fisica che si nasconde dietro questo inedito sistema complesso, il team di astronomi autore della scoperta chiederà più tempo osservativo ad ALMA e creerà simulazioni al computer.

Nel frattempo possiamo solo immaginare quale spettacolo grandioso ci sia nel cielo di quei futuri pianeti. Se tutto andrà bene, quelle due stelle saranno i soli di ben 3 sistemi planetari....in un unico sistema!

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